L'eredità che ci ha lasciato Fantozzi

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Categoria: Cinema | Giovedì 27 Luglio 2017, Quando Giorgia Meloni (classe 1977) dice in parlamento (29 aprile 2013) che c’è «un leggerissimo problema di copertura finanziaria», quel leggerissimo pronunciato calcando sulla prima sillaba, lég-gerissimo, viene da Fantozzi («ho una leggerissima sudorazione»). Quando Paola Cortellesi (classe 1973) annaspa nello sketch della doppiatrice (Magica Trippy), quell’annaspare – bocca spalancata, palpebre a mezz’asta – viene da Fantozzi. E poi merdaccia, coglionazzo, vadi, venghi, dichi, fogna di Calcutta, puccettone, salivazione azzerata, mani due spugne, fronte imperlata di sudore, la poltrona in pelle umana, la nuvola da impiegato, il direttore galattico, il megadirettore naturale, il Dir. Gen. Lup. Mann. Gran Farabut: tutto questo lessico della disperazione e del sopruso, il lessico usato e subito da chi sopravvive non solo ai piani bassi dell’organigramma aziendale ma ai piani bassi della vita, è diventato ormai – e stabilmente – lessico famigliare degli italiani, quasi senza distinzioni di ceto, istruzione, provenienza geografica.

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