Mario Orabona: Conservatori nel nuovo millennio, custodi del futuro.

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Categoria: Politica | Lunedì 13 Marzo 2023, La Nazione è madre della democrazia, le ha dato vita e ne è custode. Un buon Conservatore interpreta la realtà in cui è immerso, non si lega a feticci intellettuali né si inchina a una gretta ideologia, ma è tenuto a setacciare e proteggere i tesori del passato trasmettendoli alle nuove generazioni quali solide basi per un futuro veramente libero. Non è progresso l’oikofobia, ovvero il ripudio della propria cultura rispetto alle altre, non è progresso la costante abdicazione della sovranità popolare alla burocrazia spersonalizzata degli organismi transnazionali, non è progresso la decadenza dello spirito, non è progresso l’utilitarismo materialistico, non è progresso l’indifferenza alle specificità caratterizzanti una comunità, parimenti non sarà l’egualitarismo antimeritocratico a salvare i popoli né la moda dell’inclusività, distorta fino al punto di divenire esclusività. Conservare, vuol dire infatti custodire, proteggere, preservare, aver cura; ancor più è bene menzionare che conservare, osservare e servire hanno la stessa radice etimologica. E, per i Conservatori, il bene in custodia, da osservare e servire, è ciò che di più alto plasma una comunità: il valore della tradizione e dell’esperienza storica, l’eredità viva della memoria, delle arti, della lingua e della sapienza; tutto ciò che integra ed aggrega gli individui nel proprio gruppo di appartenenza che in un’unica parola è la Nazione.

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