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Categoria: Storia | Giovedì 09 Febbraio 2023, Eppure quest’uomo, che per tutta la vita si comportò come se non dovesse morire mai, si era preparata la tomba da qualche tempo: un sarcofago di porfido rosso fatto venire a Palermo da Cefalù dove l’aveva trovato vuoto, con le tombe che il nonno Ruggero II aveva dato a sé e ai suoi, quando vi aveva eretto quel duomo, in scioglimento d’un voto. Una specie di timpano triangolare sormonta la base a semicerchio poggiata su quattro leoni. Strani simboli pagani decorano quell’arca imponente. La salma vi fu deposta dopo una sosta a Messina. Il pensiero della morte non pare di quelli che frequentassero la mente di Federico di Svevia.