Milano linea dura del Comune niente doposcuola e bus per chi non paga

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Categoria: Milano | Mercoledì 04 Gennaio 2017,

Ogni anno 14mila gli evasori, e 5 milioni di bollettini non pagati anche da chi non avrebbe difficoltà. Palazzo Marino: "Pasto garantito, ma taglio ai servizi", come attività pre e post lezioni, centri estivi e trasporto pubblico. Troppe famiglie che non pagano. E, spesso, non per mancanza di mezzi, ma per dimenticanza o per scarsa attenzione. Ogni anno sono oltre 14mila le rette non versate per la ristorazione scolastica, per un totale di 5 milioni di mancati incassi. Per questo il Comune - dopo diversi tentativi di avvisi bonari - ha deciso di tentare una strada più rigida: "Coloro i quali risulteranno insolventi rispetto al servizio della refezione scolastica non potranno accedere agli altri servizi educativi a domanda individuale offerti dal Comune". Tradotto: niente pre e post scuola, niente centri estivi e trasporto scolastico, non fino a quando i genitori non si metteranno in regola con i pagamenti dei bollettini. La proposta rientra tra i cardini delle linee guida - approvate dalla giunta a fine anno - per la sperimentazione di nuove regole nelle tariffe e nella gestione dei servizi educativi. A chi giudica il provvedimento troppo rigido, richiamando decisioni simili di altri Comuni, replica la vicesindaca e assessora all'Educazione Anna Scavuzzo: "Il pasto a scuola è un servizio fondamentale, e noi non lasciamo fuori nessuno, anche chi non paga, perché non è mai colpa del bambino. Ma serve ristabilire un po' di serietà nei rapporti tra Comune e famiglie: aiutiamo chi non può, ma mettiamo i morosi colpevoli davanti alle loro responsabilità". Non è ancora previsto, ma potrebbe essere studiata per il futuro, un'estensione di questa correlazione: "Quando potremo avere un quadro completo dei rapporti dei cittadini con il Comune - aggiunge l'assessora - potremmo anche pensare di fare lo stesso controllo su altre tariffe: se sei un commerciante e non paghi la Cosap, blocchiamo l'erogazione di altri servizi". La questione rette non pagate si trascina da anni: gli ultimi dati di Comune e Milano Ristorazione raccontano che nel recupero delle morosità le resistenze maggiori arrivano proprio da chi rientra nella fascia di reddito Isee più alta, quella oltre i 27mila euro. Da qui la linea intrapresa da Palazzo Marino, che nei prossimi mesi - comunque prima dell'estate, per evitare sorprese al rientro a scuola - lavorerà a semplificare le modalità di pagamento e a rivedere le fasce delle tariffe della mensa, aumentandole, per assicurare una maggiore gradualità, visto che oggi chi ha un Isee di 13mila euro paga quanto chi ce l'ha di 26mila euro, assicurando che l'esenzione per i redditi più bassi non si tocca. Verrà, però, stabilita una soglia minima di esenzione per tutti i servizi che, oggi, hanno regole diverse e tetti a volte molto lontani, e verrà applicata una tariffa unica (con una procedura di riscossione comune) per le mense e i centri estivi.

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