Categoria: Cultura | Martedì 05 Gennaio 2021, Le versioni del mito di Mata e Grifone sono diverse, alcune narrano che il gigantesco guerriero e la regina bianca rappresentino i veri fondatori di Messina, mentre altre ritengono che siano i prigionieri musulmani fatti dal condottiero Ruggero D’Altavilla nel 1086. La costruzione di queste statue è attribuita al fiorentino Martino Montanini, allievo del Montorsoli su incarico del Senato di Messina intorno al 1550. La più accreditata delle leggende si riferisce al 964, quando Messina era l’ultimo baluardo siciliano che resisteva all’occupazione araba. Un generale invasore di nome Hassas Ibn-Hammar, durante l’assedio alla città, vide la bella Mata figlia di un commerciante messinese. Innamoratosene costrinse con la forza il padre a dargliela in sposa.
02 set - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Secondo la leggenda, Guglielmo Tell, un contadino di Bürglen, nel cantone di Uri, reo di non aver salutato un’insegna degli austriaci invasori, è costretto a colpire una mela posta sul capo del figlio: Tell, il miglior tiratore della valle, non fallisce, ma quando rivela che, nel caso avesse fallito il primo colpo, una seconda freccia sarebbe stata destinata al governatore, viene arrestato.
Eroe
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11 feb - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Una enorme voragine, infatti, si formò all’improvviso nel foro romano. Superato l’iniziale e naturale sbigottimento, si tentò più e più volte di riempire quel buco enorme con della terra ma, incredibilmente, la voragine restava lì mentre i tentativi andavano tutti a vuoto. Per risolvere quell’arcano imprevisto dunque vennero interrogati gli indovini che si pronunciarono ammonendo che la voragine
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