Categoria: Cultura | Lunedì 03 Aprile 2023, Per gli antichi Greci era il simbolo della castità e dell’amore platonico non corrisposto. Cara agli Egizi, la ninfea fu da loro utilizzata per adornare le tombe. La ninfea era una pianta molto diffusa nell’antico Egitto e cresceva rigogliosa sulle acqua del Nilo, era molto venerata dagli antichi egizi tanto che il “fiore di loto” (nome con la quale veniva chiamata) veniva adoperato persino nei geroglifici, sia per rappresentare il fiore in se che per rappresentare il numero 10’000. Inoltre, resti di fiori di ninfea sono stati ritrovati nella camera sepolcrale del faraone Ramesse II e in moltissime altre tombe, il fiore di ninfea veniva scelto come motivo decorativo da dipingere nelle pareti.
06 gen - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Ercole, inviato da Euristeo a neutralizzare la belva, fu ospitato lungo la strada dal centauro Folo che, onorando i doveri di ospitalità, offrì all’eroe carni arrostite e del vino che teneva gelosamente custodito in una giara.
Tuttavia, inebriati dall’odore della bevanda, gli altri Centauri persero il senno e si scagliarono contro i due, ma Ercole, con le sue frecce micidiali, ne fece strage.
R
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09 lug - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Il gigante venne sconfitto da Eracle (o Ercole) che lo soffocò sollevandolo da terra da cui traeva la sua forza.
Secondo un’altra versione, Eracle prima lo sollevò in aria e poi con la sua clava lo distrusse. Anteo era re di Libia, figlio di Poseidone e di Gea. Egli era praticamente invincibile finché rimaneva a contatto con sua madre (la Terra), che gli restituiva le forze ogni volta che la toc
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