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Categoria: Cultura | Domenica 07 Giugno 2020, L’aulos accompagnava una vasta gamma di attività greche: era presente ai sacrifici, alle rappresentazioni drammatiche, agli incontri di lotta, al salto in lungo, al lancio del disco, alla danza dei marinai sul triremo.
Platone lo associava al culto estatico di Dionisio e dei Coribanti (sacerdoti della dea Cibele). Raffigurata con un “aulos” (strumento musicale aerofono), Euterpe, nella mitologia greca e romana, era la musa della musica, protettrice di strumenti a fiato e, più tardi, anche della poesia lirica. Il suo nome deriva dal greco eu (bene) e τέρπ-εω (piacere) e significa “colei che rallegra”. L’antico aulos greco, spesso tradotto erroneamente come “flauto”, era uno strumento di canna (giunco) a due ance, come l’oboe e, secondo la leggenda, fu inventato proprio da Euterpe.