Categoria: Cultura | Domenica 02 Maggio 2021, Nella mitologia greca il Tartaro è l’abisso profondo che viene utilizzato come una prigione di tormento e sofferenza per i malvagi e come la prigione per i Titani. Il Tartaro è il luogo dove, secondo Platone, le anime sono state giudicate dopo la morte e dove i malvagi hanno ricevuto una punizione divina. Secondo Esiodo, Tartaro era uno dei quattro elementi primordiali che, in ordine di tempo, erano: il Caos, Gaia (la Terra), Tartaro e, successivamente, Eros. In origine, Tartaro è stato utilizzato solo per limitare i pericoli per gli dei dell’Olimpo infatti Zeus vi relega i Titani ed i Ciclopi (giganti semidèi , dèmoni-demòni) e gli uomini colpevoli. In mitologie successive, Tartaro divenne il luogo dove la pena era adeguata al reato.
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Gea che non sopportava l’idea che i suoi figli, i Titani, fossero stati imprigionati nel Tartaro da Zeus, si recò in Cilicia, da suo figlio Tifone (o Tifeo) padre di tutti i venti funesti e dei mostri più terribili che aveva generato dopo essersi unito a Echidna: il dragone che custodiva il vello d’oro, Scilla, Cerbero, la Chimera, l’Idra di Lerna ed il cane Ortro. Gea chiese aiuto a Tifone per m
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07 set - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Quello di Prometeo è, insieme a quello di Ulisse, uno dei miti greci più rivisti e rielaborati della storia. Se il mito del re di Itaca è sempre stato occasione per parlare in senso lato dell’uomo e in particolare del suo destino, lo stesso si può dire di Prometeo. Esiodo nella Teogonia si concentra in particolare sul lato negativo dell’azione del titano, colpevole di hybris e responsabile di ave
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