Categoria: Cultura | Venerdì 28 Dicembre 2018, Ishtar la Grande Madre è nuda, poiché la Verità non ha bisogno di coprirsi di veli.
Sul suo capo spicca l’emblema lunare. La Dea della Luna il cui culto era forse il più diffuso durante l’antichità era la babilonese Ishtar. Nei diversi paesi in cui era venerata veniva adorata sotto molti e svariati nomi. E’ molto vicina alla dea sumera Inanna. Era Astarte a Canaan; Attar in Mesopotamia; Athtar nell’Arabia Meridionale; Astar in Abissinia; Atargatis in Siria; Astarte in Grecia; mentre Artemide sembra essere il termine generico usato per ognuna delle molte manifestazioni di questa grande e potentissima dea. La divinità corrispondente in Egitto era Iside. Ishtar è una personificazione di quella forza della natura che rivela se stessa come colei che dà e toglie la vita. Essa è la Madre di Tutti.
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Oltre che in senso positivo, il leone ha colpito l’immaginario umano anche per la sua aggressività e potenziale pericolosità per l’uomo; rappresenta uno degli archetipi di fiera. A causa del restringersi del suo areale, in epoca storica fu in particolare associato con l’idea di una belva esotica; i Romani per esempio usavano l’espressione “Hic sunt leones” (qui ci sono i leoni) per indicare, nell
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07 giu - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Empusa, una creatura mostruosa, inviata da Ecate, a volte considerata sua figlia o identificata con Ecate stessa, spaventava i viandanti o li uccideva succhiando loro il sangue.
Si diceva avesse una gamba fatta di sterco e l’altra di bronzo, oppure che avesse il corpo metà di asino e metà umano.
Le si attribuiva la capacità di trasformarsi in vari animali o in bellissime ragazze.
Nella commedi
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