Categoria: Cultura | Giovedì 30 Settembre 2021, Tefnut, associata anche alla pioggia ed alle nuvole, simboleggia l’acqua ed il suo potere creatore. Era citata nei Testi delle Piramidi, come colei che dissetava i defunti. Era adorata ad Ossirinco e l’iconografia la rappresenta, per sincretismo con Sekhmet, come una donna con testa leonina, disco solare ed ureo. A Leontopoli, Shu e Tefnut erano venerati sotto forma di una coppia di leoni. Tefnut è anche la personificazione della dea lontana, assumendo l’aspetto e gli attributi delle dee pericolose e incarnando l’occhio di Ra, il ciclo del sole che brucia e devasta. Secondo il mito, Tefnut, figlia del sole, fuggì nel deserto della Nubia, dove lasciò libero corso alla sua ferocia.
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Nell’ottavo e nono secolo d.C., Sincello, (750? – 814) storico bizantino, avanzò l’ipotesi che Ermete Trismegisto non fosse una sola persona, bensì due persone distinte vissute l’una prima e l’altra dopo il diluvio universale. In ogni caso, Ermete Trismegisto, nonostante le varie ipotesi avanzate, rimane ancora oggi una figura mitologica a metà fra l’umano e il divino, nel mezzo di due grandi civ
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01 ott - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Il dio Shu è rappresentato con il capo sormontato da una piuma nell’atto di separare il cielo dalla terra. Il dio Shu fu creato dal respiro di Atum e rappresenta il primo oggetto della creazione, il vuoto, l’umidità dell’aria, ma è anche il soffio vitale che anima le creature. Soffio vitale che uscito dal naso di Atum ne fece battere il cuore risvegliandone la coscienza. Generato insieme alla sor
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