Mitologia romana - Geni, i numi tutelari delle famiglie

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Categoria: Cultura | Martedì 15 Giugno 2021, Il genius corrisponde al genètlio o daimon dei greci ed a spiriti di vario tipo, il cui culto era diffuso presso i popoli dell’antichità. I romani lo ritenevano uno spirito buono, una specie di angelo custode che nasceva e moriva con l’individuo, lo accompagnava e ne dirigeva le azioni nel corso dell’intera vita. Uscendo dall’ambito familiare, dove era particolarmente venerato il genio del pater familias, in epoca imperiale il culto acquistò dimensione pubblica: si attribuì un genio protettore anche ai luoghi (genius loci), rappresentato per lo più sotto forma di serpente, immagine che imponeva il rispetto del luogo; fu venerato il genius populi romani in figura di giovinetto; con Augusto venne istituito il culto del genio dell’imperatore vivente.

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