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Categoria: Bologna | Mercoledì 03 Gennaio 2018, Dal 17 febbraio al 17 giugno 2018 il capoluogo felsineo ospita al Lapidario del Museo Civico Medievale l’esposizione Medioevo svelato. Storie dell’Emilia-Romagna attraverso l’archeologia, un viaggio nel tempo di quasi un Millennio che racconta le trasformazioni delle città e del territorio e l’affermarsi dei nuovi ceti dirigenti goti, bizantini e longobardi.
Promossa dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei, Musei Civici d’Arte Antica, e con il contributo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, la mostra è curata da Sauro Gelichi (Università Ca’ Foscari Venezia) e da Luigi Malnati (Soprintendenza Bologna).
Partendo da un’istantanea sulle città nell’alto Medioevo, profondamente ridimensionate rispetto alla vitalità dei secoli precedenti e contrapposte al dinamismo del nuovo emporio commerciale di Comacchio (FE), lo sguardo si allarga alla riorganizzazione delle campagne dove fioriscono castelli, villaggi, borghi franchi, pievi e monasteri.
La narrazione termina ciclicamente con la rinascita delle città in età comunale. A questa fase Bologna fornisce un contributo eccezionale con lo straordinario recupero -dalla collocazione originaria- dei bacini (piatti) in maiolica datati agli inizi del XIV secolo, rinvenuti alla sommità della chiesa di San Giacomo Maggiore durante i lavori di restauro dell’edificio. Oltre a testimoniare una vocazione decorativa specificamente programmata e realizzata in città, uno di questi piatti riporta il ritratto emblematico di frate Simone, identificabile molto probabilmente con l’omonimo sindaco del convento di San Giacomo.