Categoria: Politica | Giovedì 28 Giugno 2018, La batosta elettorale di domenica scorsa ha lasciato il segno nella nomenklatura del PD, che teme di perdere la presa sul partito. Adesso scende in campo pure Carlo Calenda, ultimo iscritto in ordine di tempo ma ennesimo predestinato a guidarne le truppe, umiliate e offese dall'immane disastro nelle cosiddette 'roccaforti rosse'. La resistibile ascesa del figlio della regista Comencini, già luogotenente di Luca di Montezemolo, la dice lunga sulla matrice elitaria di un vertice che si seleziona per autoinvestitura, a prescindere dalla regole statutarie. Insomma, l'oligarchia piddina, invece di lasciare il campo a forze nuove per favorire la rigenerazione del partito dal basso, come il risultato delle urne sollecita inequivocabilmente, ripropone la solita soluzione di palazzo, in una drammatica partita a poker per la propria sopravvivenza di classe.