OMICIDIO DI VASTO , QUELL'ONDA DI ODIO CHE NON SI FERMA

di AngeloMaggioni

OMICIDIO DI VASTO , QUELL'ONDA DI ODIO CHE NON SI FERMA

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Categoria: Cronaca Nera | Venerdì 24 Marzo 2017, Nella giornata odierna è stata data la notizia della condanna di fabio di Lello a 30 anni di carcere per aver ucciso con tre colpi di pistola il giovane ragazzo D'elisa Italo , reo di aver a sua volta causato la morte involontaria della moglie di Fabio , in un incidente stradale. Il ragazzo a differenza di molti , dopo aver causato l'incidente si è prestato subito per soccorrere la donna , chiamando sia l'ambulanza che le forze dell'ordine , restando fino alla fine in soccorso della donna . purtroppo per le ferite gravi causate dalla caduta dal motorino la donna si spegneva in ospedale . Da quel giorno nulla a Vasto fù lo stesso , dal marito Fabio che giustamente attanagliato dal dolore non vedeva più un futuro ma che allo stesso tempo covava rabbia e vendetta verso il giovane ragazzo ventenne. Epilogo che termina il 1 di febbraio con l'uccisione premeditata di fabio verso Italo sparandogli in pieno petto davanti al bar dei ragazzi. Sul web incomincia così a scatenarsi il lato selvaggio di webeti che non solo applaudono al gesto di Fabio , ma che commentano con odio e disprezzo verso chi fà notare che mai una tragedia giustifica una giustizia fai da tè ... seppur comprensibile il dolore di Fabio e le ragioni , avrebbe dovuto attendere la giustizia e non sostituirsi a DIO e decidere a sua volta. Oggi è arrivata la giustizia verso Fabio che lo condanna giustamente a 30 anni per omicidio premeditato , spiace dire giustamente ma ribadisco, nessuno può e deve sostituirsi alla giustizia dei tribunali o a DIO , cosa che non viene recepita da chi spesso commenta con leggerezza , stupidità , con odio , augurando a chi invoca , come il sottoscritto , si alla giustizia dei tribunali , no alla giustizia fai da tè .. con frasi tipo spero capiti a te che uccidano moglie o figlio , oppure che questa tragedia capiti a te deficiente come commenta un direttore dei servizi alla ristorazione come se tutto giustificasse il mezzo , dunque augurando tragedie o sciagure a chi non la pensa come loro , certo esporsi e ribadire che esiste una giustizia dei tribunali , e che chi si sostituisce a DIO si mette alla pari dei colpevoli stessi ( come in questo caso Italo ) può dare fastidio ma certamente augurare e auspicare tragedie è segno di inciviltà e di mancanza dei valori e del rispetto delle istituzioni predisposte per questi casi ....


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