Ottimizzare il sito: come lavorare sulla long tail

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Categoria: SEO | Sabato 21 Marzo 2020, Quando cerchiamo di ottimizzare le query del nostro sito web, andiamo spesso ad utilizzare quelle che vengono suggerite, ad esempio, dalla search console del nostro sito. Ad esempio, possiamo fissare l’attenzione su una ricerca generica (nell’esempio browser) e vedere la lista delle varianti di coda lunga (long tail) della stessa: browser migliore, browser migliori, miglior browser per mac e così via. L’importanza della coda lunga risiede quindi da un lato nel fare da calamita a visitatori monetizzabili (mediante conversioni, ads, vendita diretta), dall’altro permette di allargare il volume di ricerca (e quindi il traffico utile) al nostro sito in modo diretto e relativamente veloce. Farsi “legare le mani” dal webmaster tools, infatti, sarebbe pesantemente riduttivo: se vogliamo aumentare il traffico di ricerca da Google, dobbiamo pensare a “far capitare” nel sito porzioni di ricerche che ancora non sono presenti e che abbiano, almeno nelle intenzioni, queste importanti caratteristiche. Non mi dilungherò sulle modalità con cui è possibile farlo e su quale sia, se possibile, il modo migliore: questo perchè rifiuto da qualche tempo l’impostazione “how to basic” dei blog SEO che trovo eccessivamente “sprecona” e decisamente qualunquista. Ognuno trovi il modo migliore per farlo: e non lo dica troppo in giro, se non vuole sputtanare il “metodo”.

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