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Categoria: Sicurezza | Mercoledì 03 Maggio 2017,
Ormai, non v'è molta fantasia negli attacchi che colpiscono i correntisti delle Poste Italiane: può variare il canale utilizzato (a volte la mail, gli SMS, WhatsApp), o la motivazione per richiedere l'inserimento dei dati personali (un aggiornamento, una questione di sicurezza, un attacco hacker, etc) ma, nel complesso, il copione è sempre lo stesso. Così banale che è piuttosto semplice capire che si tratta di una truffa e che, quindi, il comportamento da adottare è sempre lo stesso: cestinare la comunicazione senza alcun tentennamento.