Polizza da 30 mila euro da Romeo a Virginia Raggi poi la promozione

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Categoria: Roma | Venerdì 03 Febbraio 2017,

«Scambio di utilità». Potrebbe emergere un’ipotesi di corruzione dietro le irregolarità emerse nell’inchiesta sulle nomine che coinvolge la sindaca di Roma Virginia Raggi. È stato drammatico l’interrogatorio-fiume iniziato alle quattro del pomeriggio e finito alle dieci e mezza di sera. Il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Francesco Dall’Olio sono partiti dalle contestazioni alla nomina a responsabile del dipartimento turistico di Renato Marra (ex ufficiale della Polizia di Roma Capitale e fratello di Raffaele, ex ufficiale della GdF e poi vice capo di gabinetto del Comune e capo del personale), che hanno portato all’iscrizione della Raggi nel registro degli indagati per abuso d’uffico e falso in atto pubblico. Ma nel lungo faccia a faccia, sospeso per un’ora alle 21.00, i pm non si sono limitati a approfondire questa nomina. Ielo e Dall’Olio hanno chiesto infatti conto alla Raggi di un gesto impensabile compiuto a suo favore dal fedelissimo Salvatore Romeo, capo della segreteria della sindaca dallo scorso agosto fino a poche settimane fa: le polizze assicurative che quest’ultimo aveva “girato” alla prima cittadina nel gennaio del 2016 indicandola come nuovo beneficiario dei contratti da lui sottoscritti qualche tempo prima, con un investimento di 30 mila euro. In quei giorni si sta preparando l’elezione della Raggi. Sono i tempi turbolenti delle primarie, dell’ipotesi dossieraggio. «Cosa significa questo?», ha domandato Ielo. Ci sono, tra l’altro, anche altre polizze (almeno quattro), destinatari politici e altri attivisti del Movimento. Uscendo, la Raggi ha detto alle telecamere: «L’ho appreso questa sera, sono sconvolta». Sostiene che «è stato un’interrogatorio molto tranquillo, ho risposto a tutte le domande e chiaro. C’è molto lavoro da fare qui a Roma, dobbiamo portarlo avanti». Certo, quella delle polizze è una strana operazione finanziaria (le polizze vita in genere vengono fatte a favore di parenti, mogli e figli) che - stando alle carte acquisite nell’inchiesta - la Raggi sembrerebbe aver “compensato” una volta diventata sindaca di Roma, promuovendo Romeo e triplicandogli lo stipendio. Quelle polizze sembrano una cauzione, una sorta di pegno che doveva legare i destini della futura sindaca a quelli del funzionario capitolino che infatti salì con lei (anche fisicamente come testimoniarono quelle foto scattate fortuitamente) sul tetto del Campidoglio. Fino a giugno Romeo percepiva uno stipendio di 39 mila euro lordi l’anno. Ma una volta che la Raggi è stata eletta si è prima messo in aspettativa e poi è stato riassunto a 110 mila euro l’anno, scesi a 93 dopo e l’intervento dell’Anac di Raffaele Cantone.

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