QUALCHE VOLTA RITORNANO IN MENTE.

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Categoria: Libri | Giovedì 03 Ottobre 2019, Leggendo un testo di Galimberti mi è tornata la voglia di leggere, non in antologia come al liceo il luogo dove si impara a odiare la letteratura, ma in versione integrale, testi come l’Iliade, Odissea, i tragici greci, Ovidio. Certo la mia attrazione per il mito e il simbolo hanno giocato la loro parte, ma ciò che mi ha colpito è stata l’attualità di quei testi, il notare come, in fondo, per quel che riguarda i sentimenti, la psicologia non è cambiato molto, se mai quello che è mutato è il modo di narrare le situazioni, l’incombenza di una tecnologia che non è più mezzo ma fine il cui scopo è solamente quello di auto-generarsi e auto-progredire, utilizzando come mezzo l’uomo stesso, compresi i suoi “prodotti” più creativi e intimi. Forse sarebbe bene riavvicinare chi ancora ha il gusto di leggere (pochi) a questa letteratura, magari con traduzioni “romanzate” e non astruse come quelle che si leggono nelle antologie della scuola media ad esempio che necessitano poi di una nuova interpretazione. Dopotutto, soprattutto i giovani, non sono quelli che si appassionano a sagre come Narnia o Trono di spade? E poi fanno la fila per vedere Brad Pitt che di Achille non ha neppure la statura?

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