Quando a perseguitare sono i pacifici buddisti: la strage dei rohingya in Birmania e il silenzio di San Suu Kyi
di LucaScialo
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Categoria: dal Mondo | Martedì 19 Settembre 2017, Ho già parlato del dramma rohingya in Birmania. E la cosa prima purtroppo non meravigliava perché il Paese era sottoposto ad un regime militare. Ma ora che premier è il premio Nobel Aung San Suu Kyi (della cui vittoria esaltavo in questo post), la cosa mi rattrista molto. Perché Aung San Suu Kyi non fa nulla? E peggio ancora non parla, neanche dinanzi all’Onu. Un motivo c’è, che la discolpa in parte. Vediamo quale.