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Categoria: Cinema | Domenica 29 Ottobre 2017,
Qualsiasi amante dell’horror non può fare a meno di voler bene ad Adam Wingard (The ABCs of death 2, V/H/S, soprattutto lo splendido You’re next): sarebbe un buon film, se non fosse per qualche passaggio vago e qualche sentimentalismo di troppo. A Wingard l’argomento fatalistico della storia è decisamente congeniale (chi ha visto altri suoi lavori dovrebbe saperlo); la maggioranza delle accuse di aver brutalmente “occidentalizzato” la storia (cosiddetto whitewashing) lasciano a mio avviso il tempo che trovano, in questo caso: Wingard è americano, non è Takashi Miike nè Noboru Iguchi per cui ci sta, in prima istanza, che abbia affrontato l’argomento con il proprio, inconfondibile piglio.