Ripartenza si o no e le panchine che ballano

di Atupertu

Ripartenza si o no e le panchine che ballano

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Categoria: Serie A | Lunedì 11 Maggio 2020, In attesa che il governo decida se far ripartire o no il nostro campionato, gli allenatori delle venti di A attendono il loro destino. In caso di mancato start da parte del ministro Spadafora, molti rimarranno al loro posto, solo Pioli e Longo non verranno riconfermati. Il primo è al centro di un tira e molla all'interno della società di Milanello tra chi viene e chi va e solo una ripresa delle ostilità con risultati soddisfacenti, come la possibile vittoria della coppa Italia contro le acerrime nemiche Juve, Inter o Napoli potrebbe ridare un po' di lustro al tecnico emiliano sulla panchina rossonera. Moreno Longo invece ha rilevato un toro in caduta libera e lui ha continuato il trend negativo con tre sconfitte consecutive. Non piace al presidente Cairo che ha già fatto partire il toto allenatore. E' stato preso come traghettatore e tale sarà, le dodici partite rimaste difficilmente riusciranno a fargli guadagnare la fiducia dell'ambiente. Nelle squadre che occupano i primi posti non dovrebbe cambiare nulla. Sarri, Conte, Inzaghi e Gasperini sono certi della loro permanenza. Anche se per il tecnico bianconero in caso di ripresa, la mancata vittoria di campionato o Champions League potrebbero far perdere la sua credibilità, in uno spogliatoio sempre più spaccato tra senatori, big e nuovi arrivati. Ma i rumors del prossimo mercato juventino vanno in direzione del tecnico napoletano (vedasi cessione Pjanic non ben visto dal ex Chelsea). Fonseca è ben saldo all'ombra del cupolone, ha dimostrato professionalità e bel gioco, se c'è qualcuno da mettere in discussione forse è il presidente Pallotta e tutto il suo staff. Gattuso è in odore di riconferma le ultime prestazioni dei partenopei hanno giocato a suo favore. Il tecnico calabrese sembra aver trovato finalmente la giusta quadratura, ma se si riparte male il fumoso De Laurentis potrebbe cambiare idea, anche perché Ringhio non accende i cuori di gran parte del San Paolo. A Verona squadra rivelazione dell'anno il presidente Setti si tiene stretto il suo Juric, ma con un eventuale inizio di stagione e panchine che saltano, le sirene di mercato potrebbero attrarre il tecnico di Spalato verso lidi più prestigiosi. Commisso a Firenze è stato chiaro se non si riparte Iachini resta altrimenti dovrà dimostrare il suo valore continuando il buon lavoro svolto fino a prima della sosta. Anche se ben visto dalla piazza la sensazione è che il gioco difensivista del tecnico marchigiano non sia tanto amato dalla presidenza. Nicola a Genova, Ranieri con la Sampdoria, Gotti a Udine e Liverani a Lecce godono della stima delle società e dei tifosi ma loro permanenza è legata alla conquista della salvezza. Un po' più ardua l'impresa di Lopez a Brescia e Di Biagio alla Spal dove in caso si riprenda la speranza di rimanere in A è davvero ridotta al lumicino, ma l'ex azzurro con delle buone prestazioni potrebbe conquistarsi la riconferma anche in caso di retrocessione nella serie cadetta. In Emilia D'Aversa, De Zerbi e Mihajlovic hanno lavorato bene e rimarranno ai loro posti anche il prossimo anno, Sinisa a Bologna ormai è una colonna della due torri. In Sardegna Zenga rischia di essere confermato senza giocare nemmeno un incontro, altrimenti il posto dovrà guadagnarselo a forza di bel gioco nelle restanti partite. Insomma in attesa che venga presa una decisione le panchine del campionato italiano si ritrovano a vivere in una estenuante trepidazione.


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