Più informazioni su: atac - roma - trasporto pubblico -
Categoria: Roma | Lunedì 27 Gennaio 2020, La romanità tradita ha un simbolo, che si affianca ai sacchetti dell’immondizia: le scale. Roma è una città di scale: quelle di Sisto IV in Campidoglio che il sindaco, Virginia Raggi, i suoi assessori e i consiglieri salgono per entrare a Palazzo Senatorio e che, stando alle epigrafi che costellano ogni muro dei Palazzi capitolini sono state salite da generazioni di predecessori della Raggi.
Ci sono i “tre gradini”, quelli del carcere di Regina Coeli, che, come da antica tradizione, se non si sono saliti non ci si può definire romani.
La Scala Santa, per la devozione. E quella di Piazza di Spagna della dolce vita e delle azalee di maggio.
E le scale mobili della metropolitana sono il simbolo moderno di una Roma che sprofonda, ripiegata su se stessa, provata da un governo cittadino che ha solo fermato la città, avviluppandola nelle spire di un non luogo, di una non decisione.