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Categoria: Amore e Coppia | Mercoledì 15 Marzo 2017,

Il fatto. La figlia lascia il precedente lavoro a tempo indeterminato, per trovare poi un'occupazione a tempo determinato. Applicabile il principio secondo cui, una volta raggiunta la capacità lavorativa, e quindi l'indipendenza economica, la successiva perdita dell'occupazione non comporta la reviviscenza dell'obbligo del genitore al mantenimento. La pronunzia si aggiunge a una mole consistente di decisioni giurisprudenziali, che si sono soffermate sul diritto dei figli maggiori d’età di essere mantenuti dai genitori. Non di meno, la questione presenta un’indubbia rilevanza dal punto di vista giuridico e sociale, alla luce, almeno, di due semplici osservazioni: anzitutto, la maggiore età, nella società contemporanea, di rado coincide con l’acquisizione dell’indipendenza economica da parte dei figli; indipendenza, che, sovente, non soggiunge nemmeno con il completamento degli studi universitari. Ne consegue, in secondo luogo, la necessità di garantire ai figli maggiori d’età, in ispecie per il caso in cui vengano a deteriorarsi i rapporti tra i genitori, la certezza del mantenimento sino all’acquisizione dell’indipendenza economica, sulla scia, vuoi del fondamento stesso di quell’obbligo, vuoi dello sfondo solidaristico che è proprio della famiglia, intesa quale unità fondamentale dell’organizzazione sociale.

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