Scia commerciale Roma: cos'è e a cosa è necessaria.

di PaginiJ

Scia commerciale Roma: cos'è e a cosa è necessaria.

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Categoria: Casa e immobili | Lunedì 30 Settembre 2019, Aprire un’attività commerciale a Roma, come altrove, richiede di soddisfare degli adempimenti burocratici obbligatori, pena la mancata apertura. Questa è la cattiva notizia. Quella buona, invece, è che oggi la burocrazia è stata semplificata. In passato gli adempimenti erano più numerosi e dislocati su diversi uffici, con aggravio di costi e tempo. Chi vuole aprire un’attività commerciale a Roma, oggi deve richiedere esclusivamente la Scia, acronimo di Segnalazione Certificata di Inizio Attività, che ha sostituito la vecchia DIA, la Denuncia di Inizio Attività.

La Scia Commerciale, non solo a Roma, è un’autocertificazione con cui si dichiara il possesso di requisiti oggettivi e soggettivi. Oggettivi sono i requisiti morali o legati ad eventuali titoli professionali abilitanti, mentre soggettivi sono i requisiti riferiti alla specifica attività per cui si sta facendo richiesta di Scia commerciale su Roma. È buona abitudine specificare il comune di riferimento perché possono sussistere differenze legate a specifiche richieste da parte degli enti locali, magari per peculiarità legate al territorio.

La presentazione cartacea della domanda è stata abolita di legge, per questo la richiesta di Scia commerciale a Roma può essere inoltrata esclusivamente per via telematica attraverso il SUAP, lo Sportello Unico delle Attività Produttive. L'accettazione della domanda è immediata, mentre la verifica non può superare i 2 mesi. Inutile dire che la Scia commerciale a Roma potrebbe necessitare di tempi più lunghi, vista la dimensione del Comune. Tuttavia, non è un problema reale in quanto l'effettiva apertura dell'attività è legata alla data riportata sul certificato al momento della protocollazione telematica e non alla sua verifica. Ciò vuol che presentata la domanda è già possibile aprire la serranda.

Quali sono le attività obbligate a richiedere una Scia commerciale a Roma?
Vediamo nel dettaglio quelle principali:

- Centro Estetico;
- Tatuatore;
- Pizzeria al taglio e da asporto;
- Pasticcieria;
- Gastronomia;
- Carrozziere;
- Calzolaio;- Fabbro;
- Sarto;
- Ristorante;
- Pizzeria;
- Bar;
- Alimentari;
- Supermercati;

In sostanza si tratta delle attività commerciali su strada, con cui tutti interagiamo quotidianamente. In ogni caso l'elenco non è esaustivo di tutte le attività commerciali obbligate alla richiesta di Scia, per cui vale la pena fare affidamento alle informative del SUAP. La presentazione della domanda può avvenire sia autonomamente sia affidandosi ad un professionista specializzato nella Scia Commerciale su Roma. Al di là della via seguita, i documenti necessari sono elencati di seguito e inglobano quei requisiti oggettivi e soggettivi di cui abbiamo accennato in precedenza:

- Planimetria 1:100 del locale con dati catastali, proprietario, conduttore, ubicazione e relazione. Il tutto validato da tecnico abilitato;
- Copia del Contratto di affitto;
- Certificato di agibilità del locale;
- Asseverazione del tecnico sugli aspetti edilizi firmata digitalmente e dal legale rappresentante della società;
- Iscrizione alla tariffa rifiuti (AMA);
- Iscrizione Partita Iva;
- Eventuale attestato di soggiorno;
- Eventuali documenti per attività di somministrazione;
- Eventuale pratica ASL;
- Ricevuta pagamento diritti di istruttoria Scia commerciale Roma;

I documenti richiesti non sono pochi e molti di questi richiedono l'obbligatoria assistenza di tecnici specializzati. Questo aspetto ha due implicazioni: innanzitutto diventa difficile stabilire a priori e in maniera oggettiva quali sono i costi effettivi che l'imprenditore dovrà sostenere per la richiesta di Scia commerciale a Roma. Inoltre, la mole di documenti potrebbe comportare confusione al momento della compilazione telematica e questo potrebbe generare dei problemi importanti. Infatti, anche se l'attività può essere avviata semplicemente grazie alla data di protocollo della domanda inoltrata, e pur vero che entro i 60 giorni a cui abbiamo già accennato, il SUAP deve obbligatoriamente avviare la procedura di verifica della documentazione presentata, avendo l'obbligo di verificare che l'imprenditore sia effettivamente in possesso dei requisiti oggettivi e soggettivi indicati al momento della compilazione. Se così non fosse, il SUAP può stabilire la temporanea chiusura dell'attività, almeno fino a quando non sarà inoltrata una domanda corretta in tutti gli aspetti richiesti. Per questo motivo potrebbe essere utile affidarsi ad un qualche professionista specializzato in Scia commerciale a Roma, al fine di evitare successive problematiche.


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