Più informazioni su: sport - architettura - australia - perth -
Categoria: Sport | Domenica 29 Ottobre 2017, Fin dall'epoca del primo volo a motore, l'uomo è stato attratto dalle stelle distanti posizionate nel cielo notturno. Il loro aspetto misterioso, la forma invitante, la musica visuale della loro conturbante luminescenza. Ogni singolo passo del progresso scientifico relativo a questo ambito fu accompagnato da una simile consapevolezza, incluso l'invio in orbita della navicella spaziale Friendship 7 nel 1962, terzo volo spaziale statunitense, con a bordo il coraggioso pilota John Glen. Ma ci sono momenti in cui il tuo sguardo deve tornare sulla Terra, attimi in cui senza un punto di riferimento solido, ogni cosa appare perduta. Fu così che durante una fase cardine della sua esplorazione durata poco meno di cinque ore, l'astronauta dovette iniziare una complessa manovra di rientro, durante la quale l'orientamento della capsula sarebbe stato determinante, o potenzialmente fatale. In quel preciso momento, egli si trovò all'improvviso sopra lo spazio aereo (l'aria spaziale?) della base di Munchea, in Australia, quando scorse oltre l'orizzonte una città straordinariamente luminosa, come un'esplosione di gioia nella cupa distesa a ridosso dell'Oceano Pacifico. E allora che Gordon Cooper, l'addetto radio della missione, pronunciò una serie di parole destinate a rimanere nella storia: "Quella che stai vedendo è la città di Perth...