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Categoria: Ambiente | Martedì 28 Febbraio 2017, Per “ambientalismo” si intende un sistema di pensiero che mira ad improntare il comportamento umano verso il rispetto nei confronti dell'ambiente che ci circonda e degli esseri che ne fanno parte. I movimenti politici che lo rivendicano vengono contestati sotto tre principali aspetti: la sostenibilità economica delle scelte che propugnano; la plausibilità scientifica dei dati da essi forniti; l'atteggiamento etico che li anima, che sfocia nell'anti-umanismo. Sclerotizzato intorno alla contrapposizione fra uomo e natura, un certo ecologismo viene, inoltre, denunciato come nuova forma di “conservatorismo politicamente corretto”. Accusati di eccessivo catastrofismo, gli ambientalisti rispondono mettendo in dubbio la veridicità dei dati forniti dai loro detrattori, “interessati”, ovvero foraggiati dalle lobby delle quali difendono i guadagni, e rivendicano le conferme empiriche delle loro previsioni a lungo termine. La sostenibilità delle politiche ambientaliste viene messa in discussione: il loro costo monetario è enorme, e ingenti cifre risultano dirottate rispetto a obiettivi quali la lotta alla povertà e alla denutrizione. Per gli ambientalisti, invece, accusati di sostenere posizioni che vanno contro l'umanità, discostarsi dal “paradigma antropocentrico” significa porre allo stesso livello etico – non in secondo piano – gli esseri umani e il resto dei viventi, parti egualmente fondamentali di uno stesso complesso di relazioni, la Terra coi suoi ecosistemi.