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Categoria: Moda | Giovedì 14 Dicembre 2017, Il tatuaggio è stata una cultura importantissima di tanti popoli. Dagli antichi Romani, all’antico Egitto, ai Nativi Americani, a tutte le tribù Africane, ai Maori e a tantissime altre civiltà. Il tatuaggio era considerato come una sorta di carta d’identità.
Nel ‘900 però nelle società occidentali il tatuaggio non viene più considerato espressione di arte e di libertà, ma viene associato ad un disordine morale. Il tatuaggio inizia a dilagare tra i ceti più bassi: malavitosi, carcerati e marinai, tanto da diventare un vero e proprio simbolo di appartenenza alla criminalità. È solo dagli gli anni ’60 con l’avvento della controcultura che il tatuaggio affascina chi sceglie di stupire e porsi in alternativa alla mentalità comune, ricordiamo i punk e i bikers per i quali era espressione di ribellione e rabbia.