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Categoria: Storia | Mercoledì 22 Marzo 2017, La grande Rivoluzione, dopo le prime intemperanze e qualche inevitabile distruzione, si rende conto ben presto di poter sfruttare ideologicamente il patrimonio artistico della nazione, promuovendo da un lato la nascita di pubblici musei e dall’altra sviluppando un fiorente e redditizio mercato antiquario. "I Barbari e gli schiavi devastano i monumenti artistici, mentre gli uomini liberi li amano e li conservano" (p. 29).