Valanga sull'hotel Rigopiano si continua a scavare cresce il bilancio delle vittime

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Categoria: Cronaca Nera | Venerdì 20 Gennaio 2017,

L'Hotel Rigopiano di Farindola, a una cinquantina di chilometri da Pescara, 1200 metri di altitudine, non c'è più. E' stato travolto da una valanga con un fronte di 300 metri, causata dalle scosse di terremoto che hanno colpito di nuovo il Centro Italia. Lì sotto, però, ci sono ancora dispersi una trentina di persone, tra cui 4 bambini. I cani purtroppo non hanno dato segnali positivi, cioè non hanno rilevato alcuna presenza. Ed è polemica sul ritardo dei soccorsi. "C'è tempo per capire esattamente come sono andate le cose, ci sono le autorità competenti per accertare le responsabilità. Ora dobbiamo preoccuparci dei soccorsi", le parole del viceministro Filippo Bubbico, inviato del governo sul posto per seguire le operazioni di soccorso dopo la valanga che ha travolto l'Hotel Rigopiano di Falindola, nel pescarese. LE VITTIME ACCERTATE. Due, al momento, le vittime accertate, altre due quelle per cui si attende la conferma ufficiale. Due persone sono state invece estratte vive dalla neve e portate in ospedale. Una è Giampiero Parete, 38 anni, residente a Montesilvano. E' stato lui a chiamare i soccorsi. "E' arrivata la valanga - ha riferito ai sanitari - sono stato sommerso dalla neve, ma sono riuscito a uscire". E' stato ricoverato in ipotermia all'ospedale di Pescara, ma le sue condizioni non sono gravi. Salvo anche Fabio Salzetta, manutentore dell'hotel. Al momento della valanga era all'esterno per controllare il funzionamento della caldaia. UNA TRENTINA DI DISPERSI. I dispersi sarebbero una trentina. Tra loro anche una coppia di Osimo, Domenico Michelangelo e Marina Serraiocco, e il loro figlio di 6 anni, in vacanza nel resort. Non si hanno più notizie nemmeno della moglie e del figlio di Giampiero Parete, uno dei sopravvissuti. Il padre della responsabile della Spa dell'hotel racconta che il personale aveva chiesto di potere lasciare la struttura, ma "gli hanno risposto che c'erano altre priorità". IN ATTESA DELLO SPAZZANEVE. Quando la slavina si è abbattuta sul resort, all'interno si trovavano 11 dipendenti e 24 ospiti, riuniti nella hall. Avrebbero dovuto lasciare l'albergo e stavano attendendo l'arrivo dello spazzaneve per poter muoversi verso la valle. Bruno Di Tommaso, direttore dell'hotel, si trovava a Pescara quando si è verificata la tragedia. "Ero sceso per coordinare da Pescara le operazioni di soccorso per lo sgombero neve - racconta - poi la situazione alle 17 è precipitata. Per questo non ero lì". Di Tommaso è il nipote di Roberto Del Rosso, gestore del resort. "L'avevo sentito alle 16 - racconta - attraverso messaggini, stavo aggiornando i ragazzi sulla situazione. Roberto era preoccupato per la tanta neve".

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