Veil: arriva la navigazione anonima ancora più sicura

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Categoria: Browser | Lunedì 26 Febbraio 2018,

Il problema di fondo è che un browser generalmente tende a salvare comunque l'informazione sulla navigazione effettuata, e cerca subito dopo di attuare delle misure correttive per correggere questa "falla". I computer ed i dispositivi di oggi utilizzano un sistema di gestione della memoria particolarmente complesso, per cui anche dati memorizzati nella parte volatile (RAM) del computer potrebbero essere salvati come memoria virtuale e rimanere salvati lì, come file, per molti giorni. Il problema di fondo è che il browser non sa che fine facciano questi dati, una volta finiti in memoria, e anche se lo sapesse non avrebbe l'autorizzazione del sistema operativo a cancellarli. Una ricerca del MIT (da parte del Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory (CSAIL) e dell'università di Harvard) ha messo in evidenza i limiti della "navigazione privata" sui principali browser web: in generale, infatti, il termine privata deve essere inteso in modo corretto perchè questo tipo di navigazione lascia comunque una traccia in memoria, e non è affatto anonima (per quella si usa TOR). La navigazione di Firefox in una "Nuova finestra anonima", di fatto, non è anonima: ci fa uscire con il nostro indirizzo IP, e fornisce una serie di dati al server che potrebbero essere utilizzati per fare fingerprinting, cioè per identificare in modo quasi univoco il nostro dispositivo (mediante una combinazione di dati come nazionalità, sistema operativo, browser usato e così via).

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