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Categoria: Architettura | Martedì 06 Marzo 2018, Per costruire la zero energy house non sono stati impiegati plastica e cemento. L’abitazione è dotata di pannelli fotovoltaici e di un impianto solare termico. Il tetto spiovente con un’inclinazione a Sud-Est garantisce un’esposizione ottimale alla luce solare, garantendo un’alta efficienza dei pannelli solari un’illuminazione naturale dell’edificio. Il riscaldamento dei locali avviene anche grazie a un impianto geotermico.
L’edificio sfrutta i principi dell’edilizia passiva e limita ogni tipo di spreco di risorse naturali ed energetiche, grazie alle più avanzate tecniche per l’isolamento termico e l’efficienza energetica, a sistemi per la raccolta e il riciclo dell’acqua piovana, a collettori solari e a finestre isolanti che evitano la dispersione di calore ed energia.
I materiali scelti per gli interni sono ecosostenibili e garantiscono una buona qualità dell’aria. All’esterno dell’abitazione, un orto e un piccolo frutteto forniscono frutta e verdura a chilometri zero.
L’obiettivo degli architetti di Snøhetta è costruire case autosufficienti che possano contribuire a limitare le emissioni di gas serra,rallentando il riscaldamento globale. Per ridurre l’impatto dell’edilizia residenziale è fondamentale trasformare le abitazioni in unità indipendenti dal punto di vista energetico ma anche compensare i gas serra generati dalla costruzione degli edifici, proprio come avvenuto con il progetto pilota ZEB.