Categoria: Religione | Domenica 19 Gennaio 2020, Poco dopo la morte del padre, nel 1449, decise di prendere i voti e, poco più che quindicenne, divenne monaca presso il convento di Basicò con il nome di suor Eustochia. Il convento di Basicò però non rispondeva alle esigenze della novizia a causa di una gestione un po’ troppo elastica da parte della Badessa. Nel 1457 suor Eustochia scrisse al papa Callisto III chiedendo il permesso di poter fondare essa stessa a Messina un monastero. L’autorizzazione le fu concessa l’anno successivo e lei con poche fedelissime, tra cui suor Pollicino, si spostò a Messina, inizialmente presso il vecchio ospedale dell’Accomandita e in seguito sul vicino colle di Montevergine dove fondò il monastero e l’annessa chiesa.
25 apr - www.tanogabo.it (tanogabo) -
“L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire“.
Un’opera d’arte è in grado di comunicare un messaggio, di suscitare emozioni, di stimolare la riflessione. In questo periodo, dove tutto è consumismo, mi è sembrato opportuno pubblicare delle immagini che ci permettono di inviare, attraverso l’occhio, un giusto stimolo al cervello.
Scr
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20 gen - www.jacoporanieri.com (Zarlock) -
Il frate Cristoforo camminava di buona lena lungo il vicolo parallelo alle vecchie mura di Bamberga. Secondo la sua esperienza d'altronde, non era la cosa migliore arrivare troppo presto nella dimora che aveva inviato un messaggio sulla collina del suo convento, né troppo tardi. La guarigione costituiva, nella maggior parte dei casi, una questione di fede e ciò era vero in quell'anno 1723, come c
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21 nov - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Viaggia molto in Italia: Firenze, Roma, Ferrara, Rimini, Arezzo, Urbino.
La sua formazione inizia a Firenze, dove collabora con Domenico Veneziano.d Urbino, Piero della Francesca lavora per molti anni e diviene uno dei protagonisti nella ricca e vitale Corte dei Montefeltro. Rappresenta, grazie alle esperienze maturate, la figura di connessione tra la prospettiva di Brunelleschi, la plasticità d
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23 lug - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Le sue opere più importanti sono, a partire dal 1544, le grandi tele per la scuola di S. Marco, per la Trinità, ma soprattutto per la scuola di S. Rocco, alla cui decorazione si dedicò per 23 anni dipingendo scene del Vecchio e del Nuovo Testamento (tra queste è da ricordare, per la profonda drammaticità, una Crocifissione). Numerosi i suoi ritratti, la Donna in lutto di Dresda, il Sansovino degl
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17 giu - www.tanogabo.it (tanogabo) -
L’acqua, il vino, il pane: la trilogia di un’esistenza ridotta all’essenziale! Li porterò con me, nella bisaccia del pellegrino. Mi serviranno tanto, sulla mia strada di viandante un po’ stanco. E serviranno tanto anche alla mia Chiesa, anzi quando mi chiederà qualcosa, spero di non aver null’altro da darle che questo: né denaro, né prestigio, né potere, ma solo acqua, vino e pane!
Si è fatto ta
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