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Categoria: Lavoro | Mercoledì 24 Gennaio 2018, Il tema "trovare lavoro" è sempre scottante ....e tocca la vita di tutti noi, sia giovani alla ricerca del primo impiego, sia professionisti già avviati che magari si trovano ad un bivio di scelta ...
Per questo ci simo già focalizzati su QUALI SONO LE AZIENDE CHE ASSUMONO NEL 2018.
E per tutti coloro che vogliono reiventarsi dandosi nuove chance lavorative abbiamo dato un'occhiata approfondita a QUALI SARANNO LE PROFESSIONI PIU' RICHIESTE IN FUTURO.
Ma se invece il lavoro l'hai perso ... e non sei più giovanissimo .... sei un over 40 o over 50 ... allora che fare?
Con la crescente domanda di lavoro e la compressione dell'offerta che viviamo attualmente, è piuttosto sconfortante per tutti .... tanto più se hai passato i famigerati "anta" , età che subisce una vera e propria discriminazione socio-lavorativa.
Allora abbattarsi, darsi per vinti, e rinunciare ... perchè tanto gli over 40/50 sono tagliati fuori?
No! Perchè qualcosa sta cambiando...
Cosa sta cambiando nel mondo del lavoro per gli over 40/50.
Innanzitutto la discriminazione lavorativa degli "over 40/50" che gli inglesi chiamano ageism finalmente è stata a sua volta "discriminata" da una Direttiva Europea del 2000 volta proprio a vietare l'ageism = la discrriminazione lavorativa su base dell'età avanzata.
Inutile ricordare, che molte Aziende hanno sempre scartato a priori, senza neanche aprirli, tutti i CV di quei candidati la cui ètà superava certi limiti ... e gli "anta" ahimè fanno parte di questi limiti.
Oggi non è più possibile farlo! Addirittura molti concorsi pubblici anche in enti di rilievo come Banca d'Italia odell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), per citarne due, accoglono domande di partecipazione ponendo un solo limite minimo di età (ossia anni 18) ma nessun limite massimo.
Molte Aziende, inoltre, oggigiono si affidano per la selezione del personale, al cosiddetto metodo del "CV Bendato" ossia senza farsi più minimamanete influenzare dall'età anagrafica riportata, nè dal sesso, dalla cittadinanza o all'orientamento religioso, ma focalizzandosi solo sulle esperienze professionali acquisite, le qualifiche, il percorso lavorativo, le caratteristiche motivazionali dei soggetti.
E' una metodologia di reclutamento nuova, ma grazie a Dio! sta prendendo piede anche qui in Italia, e sta mettendo un massiccio stop proprio alla discriminazione sul lavoro in base al sesso e all'età.
Ma allora ...