Categoria: Cultura | Venerdì 09 Aprile 2021, “Per aspera sic itur ad astra” (attraverso le asperità alle stelle) era un motto legato all’idea che gli eroi fossero destinati a raggiungere il monte Olimpo e gli dèi al momento della loro morte ma essere eroi implicava appunto avere compiuto una serie di imprese faticose. Ne è un esempio il destino di Eracle (l’Ercole latino): dopo aver superato in vita le sue dodici fatiche, si diede la morte per sfuggire alla vendetta del centauro Nesso. Vedendo la sua fine, Zeus (Giove) scese sulla Terra e lo prese con sé portandolo sull’Olimpo. L’immediatezza ed efficacia del motto, della sua idea, lo hanno reso molto comune negli stemmi e nelle intestazioni di vari tipi di organizzazioni sociali: dalle scuole ai centri di ricerca, dagli enti governativi a quelli militari.
15 giu - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Hybris è il nome di una figura correlata al mito greco, secondo il quale personificava violenza e dismisura, in contrapposizione con Dike («la Giustizia»).
Esiodo, rivolgendosi al fratello Perse, lo incita ad ascoltare Dike e non a preferirle Hybris. Passava per essere la madre di Coros («la Sazietà») “che freme terribilmente, deciso ad attaccare dappertutto“, oppure Coros era ritenuto suo padre
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11 mag - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Fu re di Argo al tempo in cui vi giunse Danao con le sue figlie, le Danaidi .
Proprio in relazione a questo episodio, Pelasgo è protagonista di una tragedia di Eschilo, Le Supplici, che erano, appunto, le cinquanta figlie di Danao che, per evitare di andare in spose ai figli del re d’Egitto, chiedono al re di Argo asilo e protezione.
Pelasgo appare nella tragedia combattuto tra la decisione di
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