Categoria: Arte | Martedì 26 Marzo 2024, Nei suoi dipinti, disegno, appreso da Ludovico Carracci, assume un ruolo preponderante, tende a realizzare composizioni di semplicità e chiarezza narrativa, trasfigurate in un ideale di bellezza classica.
Assieme ai Carracci, Guido Reni, Francesco Albani, Giovanni Lanfranco e al Guercino rappresenta uno dei maggiori pittori barocchi di estrazione emiliana, particolarmente attivo a Roma e nell’ultima parte della sua attività anche a Napoli.
Il Domenichino muore il 6 aprile 1641, tre giorni dopo aver steso il suo testamento. Le circostanze del suo decesso sono state sin dal principio poco chiare, tant’è che il Passeri sospettò addirittura che il pittore fosse stato avvelenato.
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L’Albani contribuì notevolmente alla diffusione del classicismo bolognese, fornendo un’interpretazione che, nell’ultima parte della sua carriera, assecondò il gusto di certi committenti.
L’aspetto più intenso e producente dell’Albani va ravvisato nei dipinti mitologici, piuttosto che in quelli religiosi.
A causa di motivi familiari deve far ritorno a Bologna nel 1617 ove dipinge il Battesimo di
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opinione su dipinti mitologici
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Diventato poi il più importante e influente pittore a Roma, seppe dettare e influenzare i gusti di committenza e artisti sul finire del secolo e agli inizi del Settecento. Originario di Camerano, un paesino delle Marche vicino ad Ancona, si distinse per il suo talento precoce e si trasferì ancora bambino a Roma, dove entrò nella bottega di Andrea Sacchi e studiò tutti i più grandi artisti classic
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opinione su maratta dipinti miti