Hotel Rigopiano 6 salvi sgnali da altri 5 sotto la valanga per 42 ore

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Categoria: Notizie locali | Venerdì 20 Gennaio 2017, Ci sarebbero altre persone in vita oltre alle sei persone trovate vive tra le macerie dell'hotel Rigopiano di Farindola, dopo 42 ore dalla valanga che ha distrutto l'albergo. Gli uomini del soccorso li hanno individuati nella zona delle cucine sotto un solaio. Nel gruppo anche una mamma e suo figlio: la donna è la moglie di Giampiero Parete, il superstite della slavina. "Andate da mia figlia è nella stanza accanto", ha detto la donna ai soccorritori, che ora stanno infatti cercando la bambina.


"Appena ci hanno visto erano felicissime e non sono riuscite a parlare. Dagli occhi si capiva che erano sconvolte positivamente per averci visto", ha raccontato il vice brigadiere del soccorso alpino della Guardia di finanza Marco Bini. Mamma e figlio stanno bene e, dopo essere stati stabilizzati, sono in osservazione, fa sapere il direttore sanitario aziendale della Asl di Pescara, Valterio Fortunato. Si attende l'arrivo di altri quattro pazienti, uno dei quali, secondo la Als, è in già volo. Non si conoscono al momento condizioni cliniche e generalità. Per ora Parete è stato solo informato, ma non ha ancora riabbracciato la moglie e il figlio.

"Con i quattro ancora da recuperare - spiega Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza dei vigili del fuoco - siamo in contatto vocale. Sono all'interno di un vano, non facile da raggiungere".

Il primo contatto con il gruppo è stato poco dopo le 11, grazie ai cani che li hanno individuati. Dall'esterno, infatti, non si sentivano voci: la struttura li ha protetti ma non permette di comunicare con l'esterno, anche a causa della neve che assorbe i suoni. "E' stato bellissimo, non credevano ai loro occhi e ci abbracciavano", ha raccontato il soccorritore che però avverte: "Più di tanto non si può andare avanti perché c'è il rischio che parti della struttura possano crollare". E con l'aumento delle temperature "aumenta il rischio di nuove slavine, un rischio particolarmente elevato nell'area - ha spiegato Bini - dietro l'albergo che rimane molto pericolosa".

Ad aiutare i soccorritori nelle ricerche c'è un manutentore dell'albergo, Fabio Salzetta. Con lui anche una donna estratta viva. Insieme stanno indirizzando i vigili del fuoco nelle aree dell'hotel dove si trovavano i clienti prima della slavina, per accelerare le operazioni di soccorso.

In salvo la famiglia di Osimo. Sono salvi tre dei dispersi marchigiani che si trovavano nell'Hotel Rigopiano. Sono Domenico Di Michelangelo, 41 anni, di Chieti, poliziotto in servizio a Osimo, in provincia di Ancona, la moglie Marina Serraiocco, 37 anni, di Popoli, e del loro bambino di 7 anni. Lo conferma il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni, che cita fonti "dei familiari e delle forze di polizia".

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