Il processo social sulla liberazione di Silvia Romano

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Categoria: Attualita' | Lunedì 11 Maggio 2020, Di solito nelle aule di giustizia accade che una persona, un imputato, diciamo, venga prima giudicato e poi, se ritenuto innocente, liberato. Nel caso di Silvia Romano, la cooperante rapita un anno e mezzo fa in Kenya da un gruppo di estremisti islamici, si sta verificando la sequenza opposta: la giovane è stata liberata prima e giudicata poi. Il processo si svolge con procedure sommarie sui social e su certa stampa a partire da ieri l'altro, 8 maggio, giorno in cui abbiamo avuto notizia certa della sua liberazione.. "Il Giornale" di Sallusti titola: "Silvia l'ingrata", mentre sulla medesima lunghezza d'onda, "Libero" di Feltri titola: "Abbiamo liberato un'islamica" il tutto perché pare che la ragazza si sia convertita, a suo dire spontaneamente, alla religione mussulmana. Ora... stando a queste considerazioni, io non credo che Sallusti e Feltri abbiano inteso e compreso liberata nel senso proprio del termine: il fatto è che reagiscono come se fossero stati truffati nell'acquistare un prodotto che alla consegna rivela caratteristiche diverse da quelle attese.

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