Il vaccino, approfittiamo dei ritardi per una riflessione

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Categoria: Attualita' | Venerdì 05 Febbraio 2021, Tanti medici presentato il vaccino come la soluzione, ma è democraticamente legittimo riconoscere che altrettanti medici insieme ad altri professionisti quali avvocati, sollevano qualche dubbio. E’ il caso del Comitato di scopo “Mille Avvocati e Mille Medici per la Costituzione ”che in una lettera aperta del 17 gennaio 2021 con oggetto: "controdeduzioni sulla richiesta da parte del Presidente della Cassa Forense per la prioritaria somministrazione agli avvocati della terapia antiCovid19" hanno manifestato apertamente il loro dissenso innanzi alla richiesta del Presidente della Cassa Forense di somministrazione prioritaria agli avvocati della terapia genica antiCovid19. Nella lettera scrivono "Con stupore, abbiamo appreso dalla stampa che Cassa Forense ha inoltrato formale richiesta ai Ministeri di Salute e Giustizia per inoculare la terapia genica, in via prioritaria, a tutti gli avvocati d’Italia. Ciò è inammissibile! [...] I vaccini in commercio sono ancora sperimentali, non sono stati approvati dagli organi competenti, non se ne conoscono effetti collaterali, reazioni allergiche, controindicazioni, interazioni con altri farmaci o vaccini. Non se ne conosce l’efficacia, soprattutto nei confronti delle numerose varianti del virus. Non se ne conosce la durata dell’eventuale copertura. Tecnicamente non sono nemmeno “vaccini”, bensì terapie geniche che operano attraverso l’inserimento nel corpo umano di un codice RNA messaggero con il compito di ricompilare il patrimonio genetico di chi lo riceve. Il farmaco in questione è sperimentale ed è stato autorizzato con tale finalità, per condurre una sperimentazione di massa della durata di due anni.

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