L’astruso parassita fungino che compare dopo 30 lustri ai cercatori predestinati

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Categoria: Ambiente | Sabato 26 Febbraio 2022, Il calice diabolico che sorge dalle oscure profondità, eppure non più grande di una decina di centimetri appena. Co propaggini simili a tentacoli, che ricordano piuttosto le zampe di un ragno, o le protrusioni acquatiche di un qualche tipo di echinoderma. Tesoro irraggiungibile ed onirico, all'interno di un oceano di grigiastra e trascurabile Normalità... Ogni anno a partire dal 1991, all'apice dell'estate, nei dintorni del lago Calumet all'interno della città metropolitana di Chicago, un gruppo di persone si riunisce per assolvere a un'importante promessa. Specialisti e appassionati, giovani ed anziani, dopo un breve discorso motivazionale quindi si separano, perlustrando ciascuno un'area attentamente definita del terreno umido ed a tratti paludoso della zona. Camminando con la massima cautela, qualche volta a appoggiati su braccia e gambe, gli occhi rivolti magneticamente verso il terreno, spostano le foglie, frugano tra il suolo friabile, abbassano la testa per scrutare sotto l'incavo delle radici. Ed ogni tanto, qualche volta, uno di loro grida "Gente, accorrete! Credo di averla trovata!" Si discute per qualche minuto. I botanici del gruppo danno il proprio contributo. Finendo per riuscire ad identificare, ogni volta, il piccolo fiore come appartenente a specie di una varietà decisamente più comune. Di quella stessa pianta che nel 1912, la studentessa dell'Università di Chicago Norma Pfeiffer scorse casualmente durante una passeggiata, scuotendo indirettamente il mondo scientifico della sua Era. Dopo averne fatto l'oggetto di una sua ricerca, coronata dal raccoglimento di un campione, destinato a riprodursi per un breve periodo in laboratorio. Eppure dopo la fine di quella particolare linea di discendenza, nessuno avrebbe mai più visto coi suoi occhi la semi-leggendaria Thisma Americana. E non per mancanza di tentativi...
Questione niente meno che inevitabile, quando si parla di una pianta come questa, del tutto priva di clorofilla e per questo in grado di sopravvivere, per la stragrande maggioranza della sua esistenza, interamente sotto terra. Come... Un fungo, potremmo affermare e non è questo certamente un caso, quando si considera lo stretto rapporto simbiotico intrattenuto con lo strato di micelio che, inevitabilmente, condivide il territorio di simili appartenenti all'ampio gruppo delle monocotiledoni. Che successivamente ad una serie d'importanti deviazioni dal corso principale dell'evoluzione, hanno finito per apprezzare un po' troppo il tipico rapporto mutualmente vantaggioso della micorriza, in cui l'organismo produttore...

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