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Categoria: Lavoro | Giovedì 23 Marzo 2017,
Ha precisato la Suprema Corte che ai fini del licenziamento gli addebiti contestati al lavoratore è pur sempre necessario che essi rivestano il carattere di grave negazione dell’elemento essenziale della fiducia e che la condotta del dipendente sia idonea a porre in dubbio la futura correttezza del suo adempimento, in quanto sintomatica di un certo atteggiarsi del prestatore rispetto all’adempimento dei futuri obblighi lavorativi