Lo Stato non vuole condannare un Ladro

di FrancescoStuto

Lo Stato non vuole condannare un Ladro

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Categoria: Attualita' | Lunedì 13 Maggio 2019, Io sottoscritto FRANCESCO STUTO, nato il 22.12.1991 a Ludwigsburg – D, residente in SARTIRANA LOMELLINA – PV alla Via RUBERA 7,

ad un Pubblico Ministero, in qualità di rappresentante dell’azione penale dello stato, manifesto la Mia volontà a prestare un contributo collaborativo rendendo le Mie spontanee confessorie dichiarazioni indizianti.

Poiché Mi era stato richiesto un escavatore cingolato – girosagoma 50q, nella mattinata di un giovedì piovoso dei primi giorni del mese di Novembre 2010, mentre circolavo a bordo della propria vettura (LANCIA Y – T. AN531RC), in una frazione adiacente al comune di TRECATE–NO, nei pressi di un cantiere edile accessibile, avvistavo una macchina operatrice di colore giallo, con le caratteristiche richiesteMi. PostoMi alla ricerca di un autocarro con il quale avrei potuto sul cassone caricare il mezzo per l’escavazione, nel pomeriggio di quella stessa giornata, rinvenivo nel comune di ROBBIO LOMELLINA – PV, in una Via a senso unico di marcia, in sosta sul lato sinistro della carreggiata, un camioncino marca IVECO DAILY, la cui cabina era di colore bianco, il telaio era di colore rosso scuro ed il cassone era grigio e preciso che sul cassone vi era caricato una cassa-panca in metallo, anche quest’ultima di colore grigio, contenente attrezzi da lavoro. Non distante posteggiavo la Mia macchina e sottraevo il camioncino azionando l’avviamento mediante l’uso di un paio di forbici da elettricista. Alla guida del mezzo apena rubato Mi dirigevo nelle vicinanze del cantiere che deteneva la macchina operatrice adita all’escavazione, e nel tragitto, telefonicamente, contattavo la persona interessata all’acquisto, chiedendogli di venirMi a prendere al parcheggio dell’esercizio commerciale MERCATONE UNO in TRECATE-NO, poco distante dal cantiere che catturava la Mia attenzione. Lasciavo in sosta l’autocarro in una Via perpendicolare al cantiere e Mi recavo a piedi all’appuntamento con l’acquirente, che da lì a poco giungeva, al quale fugacemente mostravo l’escavatore che gli avrei venduto. Successivamente Mi facevo accompagnare a ROBBIO Lomellina-PV per riprenderMi l’autovettura. La mattina seguente, un venerdì altrettanto piovoso, alle ore 5.30/6.00 circa, lasciavo in sosta la Mia macchina nella Via perpendicolare al cantiere e prelevavo l’escavatore caricandolo sul cassone dell’autocarro, servendoMi di due pedane presenti nel cantiere, che portavo via con Me. Lo sportello dell’escavatore era aperto ed azionavo l’avviamento sforzando il blocchetto d’accensione mediante l’uso delle solite forbici da elettricista. Alla guida dell’autocarro IVECO, sul cui cassone era caricato l’escavatore, sempre oggetto di furto, al fine di procurarMi l’ingiusto profitto, Mi dirigevo a PARONA LOMELLINA-PV in una cascina abbandonata, in prossimità di un cavalcavia che sovrasta i binari ferroviari, vicino la stazione dei treni. All’interno della cascina diroccata nascondevo la refurtiva e telefonicamente, contattavo l’acquirente chiedendogli di raggiungerMi alla stazione ferroviaria di PARONA LOMELLINA-PV, dove lo aspettavo. Al suo arrivo prendevo il posto di guida dell’auto con il quale si presentava e lo accompagnavo all’ingresso della cascina, andandolo a riprendere pochi minuti dopo. Nel tragitto che affrontavo verso TRECATE-NO per recuperare la propria vettura, questa persona esprimeva l’interesse ad acquistarMi anche l’autocarro IVECO DAILY e Mi chiedeva se conoscevo un luogo sicuro e lontano da occhi indiscreti dove avrebbe potuto smontare il camioncino in quanto necessitava dei pezzi di ricambio. Pattuita la somma di Euro 6.000 per l’escavatore e per l’autocarro gli riferivo di conoscere un vasto capannone in disuso, contenente materiali in gomma, situato in SARTIRANA LOMELLINA-PV, presso il quale avrebbe potuto smontare l’intero camion indisturbato. Recuperata la Mia macchina tornavamo a PARONA LOMELLINA-PV e parcheggiavamo le auto fuori dalla stazione dei treni. Intorno all’ora di pranzo, poiché ritenevo essere un orario che più escludeva eventuali posti di blocco, decidevo di scaricare l’escavatore nella cascina di PARONA LOMELLINA-PV e conducevo l’autocarro a staffetta, ovvero seguendo l’acquirente che Mi precedeva almeno un Km più avanti, in modo che eventualmente, telefonicamente poteva avvisarMi in tempo qualora ci fossero state pattuglie lungo la strada. Sfortunatamente per Me quel giorno non ho incontrato pattuglie e siamo arrivati tranquillamente al capannone di SARTIRANA LOMELLINA-PV. Per accedere nell’edificio, al fine di occuparlo, rimuovevo il lucchetto del cancello d’ingresso, danneggiandolo con una grossa trancia che l’altro soggetto possedeva nel baule della sua auto. Lasciavo l’autocarro al centro del capannone e socchiudevo il cancello. Per indicare meglio la posizione di questo enorme edificio, si trova in corrispondenza di una roggia, all’ingresso principale del paese ed è visibile già dalla rotatoria sulla destra. Sulla sinistra invece, e quindi dalla parte opposta vi è un elettrauto (LAMPUGNANI), una vecchia fabbrica di camice ed un deposito comunale dove vengono posteggiati gli scuolabus. E’ plausibile che a distanza di più di otto anni il telaio dell‘ autocarro o parte di esso si trovi ancora all’interno di quell’edificio. L’escavatore ed il camioncino erano entrati nelle disponibilità della persona che me li aveva richiesti ed Io per quel giorno avevo concluso. Recuperavo la mia macchina rimasta a PARONA LOMELLINA-PV ed il giorno successivo, quindi il sabato, presso il parcheggio della stazione ferroviaria di MORTARA-PV, alle ore 12.00 circa, ricevevo dall’acquirente la somma pattuita di Euro 6.000, chiaramente in contanti, per i due mezzi rubati.

A fronte dell’obbligatorietà dell’azione penale sono consapevole che tali Mie parole saranno sufficienti per l’attribuzione a Me stesso di fatti materiali veri, idonee a provocare l’instaurazione di un procedimento penale a Mio carico, pertanto,

avendo depositato medesima dichiarazione in data 4.12.2018 presso la cancelleria della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Pavia, competente a procedere, acquisite le notizie di reato, verificata la credibilità intrinseca, sotto i profili della logica e della congruità, dell’asserita esistenza di un unico e delineato comportamento criminoso e valutato che detto comportamento criminoso, per le sue particolari modalità e per le circostanze in cui si è manifestato, possa configurarsi reato, avrebbe dovuto & Mi aspettavo quanto prima in questi cinque mesi indagarMi e magari anche avrebbe dovuto interrogarMi in merito ai crimini commessi all'età di diciotto anni, invece un nonché di nulla, nessuna volontà di accertamenti, zero di niente.

Nell’avviarMi alla Mia conclusione, poiché a seguito di queste dichiarazioni indizianti l’indagine non potrà non avere un’anima,

nomino Mio Difensore di fiducia l’Avvocato FRANCESCA SALVATICI del foro di MILANO e contestualmente eleggo domicilio presso il Suo Studio legale alla Via Francesco Sforza 19, 20122 – MILANO.

In ossequio ai principii della legge anticipatamente ringrazio chiunque darà voce a queste Mie parole. Vorrei poter rintracciare i proprietari del’autocarro & dell'escavatore di cui Mi sono appropriato perché ho l'intenzione di risarcirli per i danni che a loro ho creato e pertanto lascio i Miei contatti: sttfnc91t22z112q@gmail.com; sttfnc91t22z112q@pec.it; +39 3314885997; oppure invito le Mie vittime a recarsi in qualsiasi ufficio di P.G. per riferire di aver appreso della Mia identità e delle Mie migliori intenzioni.

Speranzoso che la burocrazia giuridica italiana non impieghi un'eternità a svolgere il suo corso prometto la rinuncia ai termini di prescrizione & prometto all'acquirente di cui Mi sono servito per guadagnare il denaro illecito, coinvolto nel procedimento penale che dovrà per-forza instaurarsi, Mi costasse la Vita, che resterà sempre persona non identificata. Chiunque Mi ha conosciuto può ricordare il Mio valore della Parola & la Mia serietà.

Vi chiederete tutti come mai Mi comporto così, ed è palese che appare un caso anomalo questo, ma ho certamente un proprio disegno e motivazioni forti che Mi spingono ad assumerMi questa responsabilità molto costosa & chiedo a Chi Mi vuole bene di condividere il Mio post aiutandoMi contro la Procura della Repubblica di Pavia, che non procede ai doveri punitivi riguardo la Mia persona. Ricordo a Chiunque legga il contenuto di questo post che ha facoltà per diritto/dovere di denunciare questa notizia di reato presso un Ufficio Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza ed organi di P.G. del territorio nazionale, nessuno potrà essere punito se non denuncia e la denuncia non potrà non essere accolta, nel senso che se capita presso una caserma di riscontrare la volontà dell'agente o dell'ufficiale di P.G. di non trasmettere denuncia ad A.G. competente ricordategli tranquillamente che sta commettendo un omissione, un reato-penale, invitandolo a procedere ai suoi doveri.

A Robbio c'è il proprietario del Camion ma non so Chi sia, Chiedo gentilmente a Chi conosce Robbio Lomellina-PV di aiutarMi a trovare Chi ha perso il Daily bianco. Devo risarcirlo! L'imprenditore che stava eseguendo dei lavori in zona Trecate nel Novembre 2010 non so Chi sia ne come cercarlo, ma lo aspetto per risarcirlo.

PAVIA, 13.V.2019
Lo scrivente
Francesco Stuto


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