Categoria: Cultura | Sabato 09 Novembre 2019, Zefiro si unì con una delle Arpie, Celeno, che aveva assunto le sembianze di una giumenta; da quest’unione nacquero i famosi ed immortali cavalli Xanto e Balio che furono offerti ad Achille, come pure Flogeo ed Arpago, i cavalli dei Dioscuri.
Secondo alcune tradizioni, era anche il padre di Eros da parte di Iris. Infine, ebbe per coniuge la ninfa Clori, dea dei fiori, dalla quale ebbe Carpo (il frutto). S’innamorò del giovane principe spartano Giacinto, e lo contese ad Apollo. Accecato dalla gelosia, deviò il disco lanciato dal dio che colpì Giacinto e lo uccise.
Il culto di Zefiro risale alla civiltà micenea: il nome Zepu²ro è stato trovato su delle tavolette e si conosce, nello stesso periodo, l’esistenza di una sacerdotessa dei venti a Cnosso
05 ott - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Dopo una serie di opere che rispecchiano questo suo carattere iniziale, Botticelli forma uno stile tutto suo, dipingendo per Lorenzo di Piero de Medici la “Primavera“. In questo dipinto, la figura centrale, che rappresenta Venere, si trova tra due gruppi di personaggi: da una parte Zefiro che insegue Flora e la primavera vestita di fiori, dall’altro le tre Grazie e Mercurio. In questo dipinto Bot
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23 mag - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Raffaello amò profondamente le donne, nell’arte come nella vita. Vasari racconta che morì prematuramente per aver troppo amato, riferendosi alla sua disordinata vita sessuale. Fu un vero tombeur des femmes, amante di splendide donne, che posarono per lui nelle vesti di Madonne e/o figure mitologiche. La più famosa fra tutte fu Margherita Luti, figlia, si dice, di un fornaio di Trastevere e per qu
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