Natività - La stella di Betlemme e l’adorazione dei Magi nell’iconografia cristiana.

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Categoria: Cultura | Lunedì 16 Dicembre 2019, Un altro fatto interessante è che nei passi biblici non si parla di grotta, e non si parla neanche di stalla, ma di una “casa”, segno che dal momento della nascita al momento dell’adorazione dei Magi erano intercorsi parecchi mesi, mesi durante i quali il fenomeno astronomico era rimasto ben visibile agli astrologi. Perciò, all’epoca del suo incontro con i Magi, Gesù poteva avere già diversi mesi. A indicare che non era più un neonato c’è il fatto che, quando i Magi non tornarono da Erode, questi ordinò l’uccisione di “tutti fanciulli di Betlemme e di tutti i suoi distretti, dall’età di due anni in giù, secondo il tempo del quale si era accuratamente informato dagli astrologi.” (Matteo 2,16). Cosa era allora quel segno nel cielo? Dal testo biblico emerge subito una prima importantissima constatazione: Matteo non fa assolutamente cenno ad una cometa, ma parla di una stella nel senso generico del termine.

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