Categoria: Calcio | Venerdì 20 Ottobre 2023, Quello che sta venendo fuori da questa vicenda legata al calcio scommesse, ci fa capire che siamo di fronte ad una generazione di calciatori privilegiati quanto fragili e soli. Fagioli, ha ammesso di fronte al procuratore federale Chiné di aver fatto debiti fino a 3 milioni. Ci rendiamo conto? Per lui scommettere era una malattia, una droga di cui non poteva farne a meno. È possibile che nessuno si sia accorto di nulla? Oggi un giocatore di questo livello è attorniato da dirigenti, entourage di procuratori e tante altre figure, le quali evidentemente sono al suo fianco soltanto per interesse e per spolpare l'osso fino alla fine.
Lo stesso discorso vale per Tonali, che addirittura scommetteva sulle squadre in cui giocava. Zaniolo, al momento non risulta di aver scommesso sul calcio. In tutto questo, per lo meno non emergono situazioni di partite truccate, ma di ragazzi da recuperare prima umanamente e soltanto dopo calcisticamente. Questa triste vicenda deve farci riflettere di come famiglia, scuola o meglio la nostra società stia facendo un pessimo lavoro nei riguardi di una generazione priva di valori e abbandonata a se stessa.
Serve che la famiglia torni a ricoprire un ruolo principale e la scuola ad essere luogo di formazione culturale, visto che entrambi stanno perdendo di vista questi ragazzi. Tornando al calcio scommesse, purtroppo è un problema che si ripresenta ad ogni epoca, qui però siamo di fronte a dei ragazzi da aiutare, ma che sicuramente pagheranno per gli errori commessi . Stiamo perdendo una generazione a cui dovremmo affidare il nostro futuro, una generazione che vive un mondo ormai disconnesso dalla realtà. Ribadisco, serve creare un'asse scuola - famiglia, necessaria per la crescita di questi ragazzi. Il problema è che oggi si vive di chiacchiere e proclami, mettendo in risalto pessimi esempi e bistrattando valori come studio e sacrificio. Deve cambiare questa società marcia in cui viviamo, deve cambiare il sistema calcio , sempre più malato.
Fagioli e company sono frutto di tutto questo degrado culturale e sociale. Deve cambiare l'Italia, visto che siamo arrivati al punto che a dover fare luce su questa vicenda sia un personaggio equivoco come Fabrizio Corona. Siamo alla frutta, o meglio all' ammazza caffè. Probabilmente tutto questo si scioglierà come neve al sole e non se ne parlerà più, continuando a perseverare negli stessi errori che ci stanno conducendo ad un punto di non ritorno. Aiutiamo questi giovani, iniziamo noi adulti a prenderci le nostre responsabilità e rimediare a questo disastro. Non basta puntare il dito, serve risolvere i problemi dalle radici.