Pioli si tiene stretta la sua Inter

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Categoria: Serie A | Venerdì 31 Marzo 2017, in un intervista a La Stampa il tecnico Pioli spiega

Le sue scelte: “Avevo degli obiettivi: trasmettere passione, dare un’anima e dei principi di gioco. Ho cercato di mettere a proprio agio i calciatori in campo e fuori. Possiamo ancora migliorare, ma qualcosa di importante è stato fatto. Il percorso non è finito. I ragazzi volevano un metodo di lavoro preciso, un gioco preciso. Abbiamo un motore importante, i cavalli a disposizione avevano voglia di essere sciolti“.

Cosa manca: “L’autostima: fa la differenza con le prime tre. Arriverà con la continuità del lavoro e dei risultati. L’Inter è reduce da stagioni altalenanti, ma la classifica, da quando sono qui, dice che siamo a 5 punti dalla Juventus. Questo è il nostro livello oggi. In carriera mi sono sempre conquistato tutto con lavoro, serietà e passione. Nessuna scorciatoia, passo dopo passo. Mi auguravo che arrivasse una chiamata importante per completare il mio percorso. Poi l’Inter, la mia squadra del cuore: il massimo“.

“Per me è vincente chi allena il Chievo e lo salva quattro anni di fila come chi allena la Juve e vince quattro anni di fila. I dubbi sono sull’allenatore da big. Si poteva dire di Allegri prima del Milan, di Guardiola che aveva allenato solo la Cantera del Barcellona. Fino a che non ti danno un’occasione nessuno lo può sapere. Io ora mi sento pronto, per me è stato semplicissimo. Ho trovato grande attenzione, una cultura del lavoro che non sempre in Italia abbiamo, curiosità. Il gruppo Suning ha umiltà e forza giuste per imparare a crescere e fare cose importanti“.

Conferma: “Saranno i risultati a decidere, quindi devo pensare solo a lavorare. Sono tutti preoccupati per il mio futuro, io invece sto benissimo. L’Inter me la sono meritata e mi sto giocando la chance nel migliore dei modi. Mi piace allenare, adoro il momento dal termine della rifinitura alla mattina della partita. Non dico che me la godo, ma sono molto sereno. Poi mi piace il tragitto in pullman dal ritiro fino allo stadio“

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