Categoria: Arte | Mercoledì 13 Giugno 2018, Max Roeder fu pittore di paesaggi e di architettura e lavorò anche come insegnante. Giunse in Italia nel 1886 e nel 1888 si stabilì a Roma partecipando alle esposizioni della Società di Amatori e Cultori delle Belle Arti dipingendo paesaggi e vedute della campagna romana da cui trasse diverse incisioni. Max Roeder fu pittore di paesaggi e di architettura e lavorò anche come insegnante. Giunse in Italia nel 1886 e nel 1888 si stabilì a Roma partecipando alle esposizioni della Società di Amatori e Cultori delle Belle Arti dipingendo paesaggi e vedute della campagna romana da cui trasse diverse incisioni.
25 gen - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Al colmo della fama una crisi mistica lo portò in Palestina, dove rimase per dieci anni nei quali creò centinaia di stampe ed illustrazioni relative ad episodi del Nuovo Testamento; queste opere, pubblicate nel 1896, gli procurarono ingenti guadagni. Da un punto di vista tecnico, queste illustrazioni sono caratterizzate dalla cura per i minimi particolari del paesaggio e per il vivido realismo de
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23 gen - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Dopo aver ottenuto una borsa di studio, partì per Parigi e divenne uno studente nello studio del pittore Léon Cogniet allora di Pierre-Paul Hamon all’École des Beaux-Arts de Paris . È stato influenzato dai pittori veneziani, che ha copiato nel museo del Louvre . Fu notato in particolare da Théophile Gauthier durante il Salon del 1846 per il suo “autoritratto con sua madre“, il suo lavoro ebbe fin
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19 gen - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Figlio di Jehan Chapron e di Marie Brissard, Nicolas fu allievo di Simon Vouet. Nel 1642, assieme a Nicolas Poussin, si trasferì a Roma dove rimase diversi anni. Il censimento dello Stato Pontificio ne indica la presenza a Roma per l’ultima volta nel 1652.
La sua presenza romana è nota soprattutto per le incisioni delle Logge di Raffaello, realizzate nel 1649.
Nel 1653-1655 i consoli di Lione,
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26 mag - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Nel 1880 il pittore conosce Luigia Pierina Bugatti, detta Bice che diventa la sua compagna di vita, la modella di molti suoi quadri, nonché la madre dei suoi quattro figli. Dopo aver vissuto per qualche tempo in Brianza Giovanni Segantini torna a vivere sulle montagne in cui ha trascorso la prima parte della sua vita, nel Cantone Svizzero dei Grigioni e infine negli ultimi cinque anni di vita tra
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23 ago - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Intorno al 1520, si ha una trasformazione del suo modo di dipingere: il colore diviene plastico, come è evidente nella Strega (Francoforte). Di chiaro stile lineare sono i nudi dipinti nel 1525, quali la Giuditta (Norimberga) e Adamo ed Eva (Budapest), che annunciano il manierismo lineare che caratterizza l’ultimo stile di Baldung, che dipinge per lo più quadri a soggetto mitologico come l’Ercole
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