Categoria: Arte | Mercoledì 03 Gennaio 2024, Affascinato dalla pittura di Tiepolo conosciuta in Spagna, nel 1769 decide di partire per l’Italia.
Torna successivamente in patria e si stabilisce a Saragozza, dove ottiene l’importante commissione di alcuni affreschi per la basilica del Pilar. Grazie all’appoggio dei cognati, i pittori Ramón e Francisco Bayeu, nel 1774 riceve l’incarico di eseguire i cartoni per l’arazzeria reale di Santa Barbara, un lavoro che lo impegnerà per buona parte della sua vita.
Goya viene colpito da una malattia molto grave che con il tempo lo porterà alla sordità: continua tuttavia a dipingere.
L’invasione napoleonica del 1808, le feroci rappresaglie e il martirio del popolo spagnolo, lasciano un segno indelebile nella vita dell’artista...
24 apr - www.tanogabo.it (tanogabo) -
La formazione del Carpioni è una sintesi di vari elementi, cioè l’aspirazione verso l’ideale classicistco neotizianesco e l’inclinazione naturalistica derivatagli dalla conoscenza di Carlo Saraceni, di Jean Le Clerc da un lato e le esperienze veronesi del trio Alessandro Turchi, Marcantonio Bassetti e Pasquale Ottino dall’altro.
A queste componenti si devono aggiungere lo studio del naturalismo
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06 apr - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Entrato all’École des Beaux-Arts nel 1848, frequenta l’atelier di Michel Martin Drolling. Nel 1858 ottiene il Prix de Rome e per cinque anni studia pittura a Villa Medici, a Roma, apprendendo di Raffaello, Melozzo, Michelangelo, Tiziano, Correggio e altri. Autore di numerose opere, apprezzatissimo ritrattista, rimase sempre appartato dall’evoluzione della pittura nel corso degli anni, rimanen
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19 gen - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Figlio di Jehan Chapron e di Marie Brissard, Nicolas fu allievo di Simon Vouet. Nel 1642, assieme a Nicolas Poussin, si trasferì a Roma dove rimase diversi anni. Il censimento dello Stato Pontificio ne indica la presenza a Roma per l’ultima volta nel 1652.
La sua presenza romana è nota soprattutto per le incisioni delle Logge di Raffaello, realizzate nel 1649.
Nel 1653-1655 i consoli di Lione,
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09 nov - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Félicien Rops incontrò Charles Baudelaire nel 1864, poco prima della morte dello scrittore francese, e Baudelaire stesso lasciò un’impronta indelebile nell’anima dell’artista, scrivendo tra l’altro a Édouard Manet nel 1865 di come considerasse Rops l’unico vero artista tra tutti i belgi che aveva conosciuto o sentito parlare. Dal canto suo, Rops curò il frontespizio per Les épaves, che non era al
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19 lug - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Un viaggio in Algeria, ma soprattutto la sosta in Italia, a Roma e Pompei lo allontanarono dall’impressionismo per suggerirgli nuove visioni pittoriche ispirate allo studio degli antichi maestri, soprattutto nella ricerca plastica della figura che egli prediligeva molto. Nudi e bagnanti, soprattutto nell’ultimo decennio del secolo, divennero il suo soggetto preferito, pretesto per ritratti, ma so
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22 giu - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Inizialmente romantico e grande amico e ammiratore di Géricault, di Victor Hugo e di Dumas, si dedica in seguito alla costruzione di grandi opere di vitalità, di passione e di potenza drammatica, spesso ispirate ai grandi della letteratura come Dante, Shakespeare, Byron, Goethe.
Il suo primo lavoro di grande impegno Dante e Virgilio (1822) stupì e lasciò ammirati i contemporanei. Seguirono altre
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