Politico di Forza Italia fermò il servizio delle iene sull'hotel di famiglia

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Categoria: Attualita' | Martedì 17 Gennaio 2017, Le carte dell'inchiesta che ha portato all'arresto del sindaco di Sperlonga Armando Cusani e di altre nove persone per corruzione e turbativa d'asta. Secondo il gip, il potente politico locale tornato in sella dopo una sospensione ex legge Severino è riuscito a evitare la messa in onda di un'inchiesta della trasmissione di Italia uno. Roma e Parenti, sentiti da ilfattoquotidiano.it, negano. L'intercettazione con l'ex generale dei carabinieri contro l'ufficiale che condotto le indagini: "Mo' ci penso io, quel figlio di p...". Dagli imprenditori coinvolti, sostegno anche alla candidata romana Alessandra Bianchi, di una lista a sostegno di Giachetti
Non importava il partito. Forza Italia o Pd, alla fine, era la stessa cosa. Per il cartello di imprenditori del sud del Lazio arrestati lunedì mattina tra Latina, Sperlonga, Anzio e Nettuno per turbativa d’asta e corruzione, l’unica cosa che contava veramente era di scommettere sul cavallo giusto. Poteva essere l’ex presidente della provincia pontina Armando Cusani, tornato alla politica attiva come sindaco di Sperlonga dopo una sospensione per la legge Severino. Uomo di ferro di Forza Italia, in grado – per gli investigatori – di benedire gli accordi per la spartizione degli appalti, è finito in carcere con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta. O poteva essere l’imprenditrice di Anzio Alessandra Bianchi, candidata nella lista civica “Più Roma” che appoggiava Roberto Giachetti alle elezioni comunali di Roma, arrestata anche lei e mandata ai domiciliari, accusata di aver fatto parte di quel cartello criminale per la spartizione degli appalti nel sud del Lazio al centro dell’inchiesta della procura di Latina. Un sistema, dove la politica garantisce, sponsorizza, copre. Un’alleanza dove “se arrivo io, arrivate tutti”, come spiegava Bianchi in una intercettazione telefonica con l’imprenditore Nicola Volpe, in grado di garantire – secondo l’accusa – l’appoggio politico giusto per le elezioni al consiglio comunale capitolino.

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