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Categoria: Leggi e Diritti | Mercoledì 22 Marzo 2017, Per la Cassazione, non vi è reviviscenza dell'obbligo una volta che il figlio maggiorenne ha raggiunto l'indipendenza economica

Può dire addio all'assegno la figlia che rinuncia al posto fisso, essendo, poi, costretta ad "accontentarsi" di un contratto a termine. Lo ha stabilito la Cassazione (ordinanza n. 6509/2017 depositata ieri, qui sotto allegata), dando ragione ad un padre che chiedeva la revoca dell'obbligo del mantenimento mensile nei confronti della figlia maggiorenne.

Per giudici di merito, la figlia non solo era di età da escludere di per sé ogni ipotesi di mantenimento, ma risultava, inoltre, sulla base delle dichiarazioni rese dalla madre, avesse "lasciato il lavoro, da ritenersi a tempo indeterminato, per lavorare come magazziniera a tempo determinato".

A nulla valgono le lamentele della ragazza, tra l'altro, su presunti problemi psichici che, comunque essendo "irrilevanti ai fini del mantenimento" in ogni caso non erano stati dimostrati.

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