Si chiude l'anno delle sorprese elettorali si apre una stagione di grandi incognite

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Categoria: Politica | Lunedì 02 Gennaio 2017,

Il 2016 è stato l’anno della Brexit, della vittoria di Trump, della conquista grillina di Roma e della sconfitta referendaria di Renzi. L’anno degli outsider e delle disfatte dei vincitori annunciati. Tanti risultati inattesi e altrettante incognite per il 2017 appena iniziato Addio 2016, benvenuto 2017. Si chiude un anno dalle vicende politiche inattese, scandito da risultati elettorali sorprendenti. Si apre una stagione piena di incognite. In questi mesi il vento dell’imprevisto ha soffiato nelle urne nazionali ed estere. Dall’affermazione di Donald Trump in America alla Brexit. Passando per la conquista grillina di Roma e la sconfitta referendaria di Matteo Renzi. Risultati chiari, indiscutibili, che hanno preso in contropiede quasi tutti. Sarà un anno ricordato per il trionfo degli outsider e per le disfatte dei vincitori annunciati. In un bell’articolo sul mensile IL del Sole 24 Ore, Alessandro Piperno ha raccontato «gli amarissimi risvegli» seguiti alle nottate elettorali sopra menzionate. «Ho ardentemente tifato contro la Raggi, contro la Brexit, contro Trump, contro il “no” al referendum costituzionale - ha ammesso lo scrittore - divorando rospi panciuti e indigesti». Delusioni che, confessa, gli hanno lasciato addosso un fastidioso effetto collaterale. «Un odio tanto generico quanto generalizzato». Prima di tante analisi, un dato di fatto. Tra gli sconfitti di quest’annata, un posto di rilievo spetta a sondaggisti e bookmakers. Salvo qualche eccezione, i risultati elettorali erano tutti, in maggior o minor parte, inattesi. In pochi si aspettavano che la Gran Bretagna votasse a favore dell’uscita dall’Unione Europea. La Brexit è stata a lungo un’ipotesi temuta, ma considerata di difficile realizzazione. E ancora meno attesa era l’ascesa di Trump alla Casa Bianca. Fino all’ultimo gli esperti di flussi elettorali hanno convintamente assegnato a Hillary Clinton ben più possibilità di vittoria rispetto al sottovalutato avversario. Più favorevoli i sondaggi a favore di Cinque Stelle a Roma, anche se in pochi all’inizio della campagna elettorale si aspettavano un’affermazione dei grillini. Meno sorprendente, ma solo nell’ultima fase prima del voto, l’esito del referendum costituzionale che ha costretto il presidente del Consiglio Renzi alle dimissioni.

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